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"Quella forza che induce l'uomo ad attaccarsi al luogo dove abita, ad addomesticare il selvaggio, a onorare l'invisibile, il demònico, a rendere intime e familiari le persone, le bestie e le cose...impegnati a recitare la commedia dell'umana continuità."
James Hillman
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13 FEBBRAIO 2019
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La rivolta verso l'élite è il fattore più potente, trascinante, emotivo del populismo, più forte ancora della frustrazione per il blocco della mobilità sociale, descritto nel precedente "memo". Allora vale la pena di capire di più: perché è spuntata così all'improvviso? Da dove nasce? Perché travolge la razionalità che richiederebbe, naturalmente, che chi più sa, abbia più responsabilità? Non serve e non basta continuare a dire che i "populisti sono ignoranti", perché è proprio quella la ragione per cui hanno il potere, perché non sono élite!
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04 FEBBRAIO 2019
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Deve esserci qualcosa di più evidente, oggettivo, solido (oltre alle teorie del populismo del precedente "memo") che convince la gente a dire "ok, hanno ragione loro, è proprio così: le élite progressiste ci hanno fatto del male".
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28 GENNAIO 2019
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Il secondo "memo" sul populismo si è chiuso con la promessa di una "guida per riconoscere i propri santi", che sottende l'ambiziosa domanda sul chi, dove, come partire per ricostruire un sentimento popolare più favorevole alla democrazia liberale.
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25 GENNAIO 2019
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Con i cieli caduti sulla terra, cioè sulla fine dell'autorità, si chiudeva il primo "memo" sulle radici del populismo. Qual è la conseguenza? La conseguenza è una nuova fisica sociale con idee politiche che si formano, si alimentano e si affermano in maniera completamente diversa.
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18 GENNAIO 2019
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Il modo in cui cadono i governi "populisti", lo dobbiamo ancora scoprire. Se bastassero gli errori, le incapacità e, in qualche caso, le inettitudini, il governo sarebbe già dimissionario. Nonostante tutto, almeno finora, il consenso verso le forze di governo resta alto, intorno al 60%.
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14 GENNAIO 2019
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Scorrendo le pagine e le tabelle dell'ultimo Rapporto Censis, la cosa che colpisce di più, più ancora del "cattivismo" degli italiani, è la spietatezza dei numeri che ci inchiodano davanti ai problemi. La psiche di massa è fondamentale, e chi non la capisce oggi non può fare politica, né vendere prodotti. La psiche collettiva non è però il frutto autoreferente della psiche stessa, perché rispecchia situazioni oggettive, cioè la realtà. Viene in mente James Hillman, con il suo Cento anni di psicoterapia e il mondo va sempre peggio, che sosteneva come la psiche personale non sia staccata dal mondo esterno. Così noi, per capire le radici e le fondamenta del "cattivismo", dobbiamo capire la realtà che ci sta intorno.
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11 DICEMBRE 2018
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Noi non siamo nemici, ma amici. Non dobbiamo essere nemici. Se anche la passione può averci fatto vacillare, non deve rompere i profondi legami del nostro affetto. Le corde mistiche della memoria risuoneranno quando verranno di nuovo toccate, se a toccarle saranno i migliori angeli della nostra natura.
Abraham Lincoln
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05 DICEMBRE 2018
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29 NOVEMBRE 2018
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Non ne sappiamo abbastanza. Il mondo ci ha trasformato sotto i nostri stessi occhi, ma stentiamo a capire il senso dei cambiamenti e le loro conseguenze. La digitalizzazione delle nostre vite ha cambiato il modo in cui si formano le idee e, soprattutto, si distribuiscono tra gli altri. Quelle politiche, innanzitutto. Non abbiamo una guida, una comprensione di come il mezzo (i social media) abbiano cambiato, per sempre, il messaggio. Siamo con gli occhi sgranati, stupiti e spesso indignati o rassegnati, ma senza capire l'essenza di quel che sta accadendo.
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21 NOVEMBRE 2018
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La politica economica è un farmaco: interviene per correggere quel che va storto. L'economia segue le sue strade, manifesta equilibri e più spesso squilibri, allora la politica economica prova a correggerli, con decisioni e provvedimenti che portino, per quanto possibile, a un equilibrio migliore. Ma cosa dire quando la politica economica peggiora le cose?
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05 NOVEMBRE 2018
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L'alleanza gialloverde è destinata a sciogliersi dopo le lezioni Europee o diventerà un'alleanza organica, compatta, unita? Siamo davanti a un nuovo bipolarismo tra populismo di destra e populismo di sinistra, o davanti ad una contrapposizione, ancora più originale, che vede populismo gialloverde da un lato e tutto il resto del mondo politico dall'altro?
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26 OTTOBRE 2018
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La ricerca l’obiettivo di capire se gli elettorati della Lega e del Movimento 5 Stelle, che si sono presentati alle elezioni politiche in alleanze contrapposte, rappresentano ancora oggi, a mesi dalla formazione del governo, due distinti universi, con due politiche e diverse gerarchie di valori, o ci sia una convergenza politica e culturale “dal basso”, cioè fra gli elettori. Qui una sintesi dei dati sui caratteri demografici, gli atteggiamenti, le opinioni e le emozioni dei due elettorati.
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25 OTTOBRE 2018
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Mi chiedo con rabbia quanto ci sia di popolare, sia pure di populista, nella contestazione, nel disprezzo e, talvolta, nell'odio verso la cultura. E non parlo della contestazione dei "maître à penser", per altro condivisibile, ma proprio dell'apprendimento in sé, della voglia o della necessità del sapere, quasi che ci si debba vergognare ad avere un libro (o un e-book) in mano.
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08 OTTOBRE 2018
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Chi vuole vincere sui populisti deve (ri)conquistare il popolo cattolico, sia in Europa che, soprattutto, in Italia. Perché quest'affermazione che sembra quasi apodittica? Tutta la vicenda gira attorno alla questione immigrazione: il tema che fa vincere Salvini e, seppure in maniera meno diretta e con qualche contraccolpo, il Movimento 5 Stelle.
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24 SETTEMBRE 2018
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"Sei un populista", dice il primo e sistema la faccenda. Poi si accorge - il linguaggio tradisce - che questa definizione è come se non bastasse perché l'accompagna a qualcos'altro: razzista, estremista, "di destra". Viene fuori un bel "pot-pourri" di termini, qualcosa di indistinto che riporta sempre il discorso al passato (il fascismo ecc.) e sfugge al presente. Dobbiamo, invece, capire cos'è la novità del populismo lasciando le definizioni "rassicuranti" che ci allontanano dal cuore del problema, cioè dalle sue novità. Chi trova le novità, trova anche gli strumenti. Senza capire il fenomeno, nessuna strategia è efficace.
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07 SETTEMBRE 2018
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Chiudiamo gli occhi, e con un click cancelliamo tutti i luoghi comuni, le frasi fatte, e i discorsi uguali a se stessi, sempre, da un anno all'altro, e un altro ancora, e sogniamo. Sogniamo quello che davvero andrebbe fatto per il nostro turismo. In fondo è ancora agosto, e il sogno di una notte di mezza estate è lecito.
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24 AGOSTO 2018
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Una delle definizioni più compatte della paranoia, una delle poche malattie, forse l'unica, che non si manifesti come tale, cioè come malattia, tanto che i paranoici spesso sono i più "efficienti", è che sia una forma estrema e irrazionale di sfiducia verso gli altri. Finché resta sul piano personale, i danni e le conseguenze sono limitate, quando si manifesta al livello di massa, è micidiale.
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21 AGOSTO 2018
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"Io canto l'individuo, la singola persona, Al tempo stesso canto la Democrazia, la massa Canto la vita immensa in passione, pulsazioni e forza, Lieto, per le più libere azioni che sotto leggi divine si attuano, Canto l'Uomo Moderno."
Walt Whitman
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06 AGOSTO 2018
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Forse una sola cosa si può rimproverare a Marchionne: di non essere stato, nel nostro paese, apostolo di se stesso. D'altra parte, per avere apostoli, bisogna che qualcuno ci creda. E nel nostro Paese, a parte gli azionisti della Fiat, in lui, sostanzialmente, non ha creduto nessuno.
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23 LUGLIO 2018
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