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I leader agiscono, cioè organizzano, mobilitano, orientano la popolazione. Questo è quello che si dice dei leader. Ed è giusto. Quello che non si dice, è che i leader sono anche "agiti", cioè sono usati dalla popolazione per raggiungere certi obiettivi. È così che si spiega il declino, altrimenti impensabile, di alcuni leader di grande valore, di successo, e pure carismatici. Basta solo l'esempio di Churchill: aveva rinvigorito il sentimento dell'Inghilterra nell'"ora più buia", vinto la guerra, riaffermato i valori occidentali; eppure alle prime elezioni ha perso. Ingratitudine? Senz'altro sì, se usiamo i sentimenti; se invece usiamo un giudizio razionale, dovremo dire che ha perso perché aveva vinto, cioè ha perso per aver esaurito il suo compito. I leader agiscono, ma sono agiti. Così funziona.
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03 LUGLIO 2018
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Stranissimo: le parole sono rigide e i fatti mobili. Si potrebbe sintetizzare così, l'incredibile situazione politica di oggi. Quali parole, quali fatti? Vediamoli.
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25 GIUGNO 2018
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Alcune cose non tornano indietro. Neppure se il governo giallo-verde dovesse fallire. Il voto di marzo è stato sconvolgente, radicale, conclusivo e, qualunque sarà l'evoluzione della congiuntura politica, il nuovo orizzonte, di idee, linguaggi, schemi mentali è destinato a restare; come nei cambiamenti tecnologici, non si torna mai indietro. Com'era ieri vivere senza telefoni digitali? Non era peggio, non era meglio: era un'altra cosa. Tradotto in politica cosa significa? Almeno tre punti fondamentali, vediamoli.
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18 GIUGNO 2018
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Mi sarei aspettato, senza alcun pregiudizio, grandi novità, idee azzardate, almeno diverse e comunque inedite sul turismo, ma dal documento M5s-Lega del Contratto di governo non si legge niente di tutto questo. A parte qualche proposta specifica condivisibile o ragionevole, l'intero impianto riprende discorsi, linguaggi, convinzioni che abbiamo sentito mille e mille volte e, addirittura, con ritorni all'indietro –questi sì– inattesi.
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22 MAGGIO 2018
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La storia potrebbe anche cominciare con un libro. Un saggio, uno di quei testi che oramai nessuno legge, pochi scrivono e, soprattutto, nessun editore pubblica. La storia potrebbe cominciare con un saggio di Bryan Caplan, un economista "prestato alla politica", diremmo, senza perdere la qualità del metodo.
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28 MARZO 2018
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Il mondo va veloce e la comunicazione guida il cambiamento. Stranamente però, la classe dirigente, o buona parte di essa, lo nega. Forse perché non lo capisce, o forse meglio, perché non gli piace. E siccome non gli piace, lo cancella.
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20 MARZO 2018
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In questo report Sociometrica ha esaminato, ordinato, analizzato oltre 150mila post, testi, foto, ecc. pubblicati sui social media dal 1. gennaio al 28 febbraio 2018, che hanno avuto per oggetto la politica e le elezioni del 4 marzo. I dati sono stati estratti e poi analizzati con il motore di intelligenza artificiale di Expert System. Qui sono sintetizzati i principali risultati.
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07 MARZO 2018
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Se la politica (ma ogni cosa, oramai) è dominata dalle emozioni, dai sentimenti e dall'immediatezza delle reazioni, con quali strumenti possiamo capire cosa passa per la mente delle persone? Forse la politica non è mai stata "razionale" nel senso che si da spesso a questa parola: cioè persone che in astratto valutano e soppesano programmi, storie, progetti e poi decidono il voto; se mai lo è stata, adesso non lo è più.
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07 MARZO 2018
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Un italiano su quattro non si riconosce nell'asse destra-sinistra. Come mai? È solo il sintomo del disorientamento del momento, il frutto di una comunicazione politica che tende a cancellare le differenze o a far credere che non ci siano? O è il sintomo di qualcosa di più profondo e generale che si nasconde dentro questa incertezza? Vediamo.
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10 FEBBRAIO 2018
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L'Alitalia sembra scomparsa dal discorso pubblico. Sembra una semplice (si fa per dire) questione aziendale. Ci sono varie offerte: si vedrà qual è la migliore e, come avviene in questi casi, tutto è rinviato alle negoziazioni fra le parti. Attività a cui giustamente l'opinione pubblica non presta attenzione.
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02 FEBBRAIO 2018
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L'intelligenza artificiale sta cambiando completamente la politica. Cambia il modo come riceviamo le informazioni; cambia la capacità di valutare quel che leggiamo; cambia il modo come si forma il sentimento collettivo. È una rivoluzione. Siccome è incorporea, silenziosa, procede passo dopo passo, sotto traccia, sembra quasi che non esista: è come l'aria che respiriamo, invisibile e vitale.
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27 NOVEMBRE 2017
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Talvolta piccole storie raccontano grandi cose. Prendiamo un episodio minore per capire per esempio, la distanza dei punti di vista, che talvolta appare incolmabile, tra i vecchi e i nuovi media, in sostanza tra la carta stampata e i social media. Qual è l'episodio?
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16 NOVEMBRE 2017
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La tecnologia sembra una freccia diritta da qui all'infinito e oltre. Rettilinea, immutabile, variabile solo nella velocità, non nella direzione. La sua neutralità è assicurata, perché è l'espressione della scienza, perciò oggettiva, neutrale, smagliante. Dilemmi morali? Nessuno. Ma non è proprio cosi: tutt'altro. Vediamo meglio, allora.
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30 OTTOBRE 2017
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Ultima arriva l'Austria. La sconfitta dei Socialdemocratici si aggiunge al minimo storico dei socialdemocratici tedeschi, all'azzeramento dei socialisti francesi, al risultato populista della Brexit e all'elezione ugualmente populista di Trump. Insomma, anche a essere ciechi, si vede che in occidente qualcosa a sinistra non va.
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16 OTTOBRE 2017
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Siamo già nella post-politica? La frase è di quelle apocalittiche. Suona bene. Però chi legge si chiede: cosa significa? Appunto: cosa significa?
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06 OTTOBRE 2017
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Quanto pesano i social media nel voto? Domanda complicata, ma vediamo di capirci qualcosa, con l'aiuto di un po' di numeri e qualche ragionamento.
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21 LUGLIO 2017
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Quando Crozza imita i "leoni da tastiera", con l'ossessivo "condividi, condivi, condividi", parlare seriamente dei social media è impossibile. E certo c'è da ironizzare, e anche molto, sulla patologia di chi chiude nel web tutto il (suo) mondo; ma quando si tratta di capire, proprio attraverso i social media, i sentimenti più radicati e molecolari dell'opinione pubblica, l'ironia va messa da parte, perché è sorprendente come i social riescano a cogliere e a trasmettere l'umore di un paese, nonostante i deliri (talvolta) compulsivi della condivisione.
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14 LUGLIO 2017
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Mettiamola così, perché sia comprensibile a tutti: c'era un tempo, psicologicamente lontano, ma di appena 5/10 anni, in cui la comunicazione politica era del tipo "da uno a tutti", mentre ora, pur nella sopravvivenza del "da uno a tutti", si è imposta quella "da tutti a tutti". È una rivoluzione copernicana, la cui consistenza, portata e (molteplici) conseguenze sono tutt'altro che acquisite.
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15 GIUGNO 2017
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Life is people, life is people
In the space of a human face,
There's infinite variation,
Bill Fay
Non basta dire populismo per cancellare la realtà. Non basta un termine felice che sintetizza sentimenti molteplici e convergenti, per eliminare domande che pur bisogna farsi. Non basta cavarsela così, con l'ideologia. Quando l'idea di popolo (anche nel senso di populismo) e l'idea di sinistra si trovano su fronti contrapposti, vuol dire che qualcosa non va, che qualcosa non suona naturale. Qualcosa chiede perciò l'arditezza di farsi domande.
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31 MARZO 2017
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Il linguaggio tradisce il senso delle cose. Trump, Brexit, Le Pen e il Movimento 5 Stelle, sia pure con differenze importanti, vivono un sentimento comune, e questo sentimento è detto "populista". Ma come definiamo la parte che gli si contrappone? Tanti sostengono che siamo passati da una contrapposizione destra-sinistra a una di tutt'altra natura. Allora cosa sarebbe?
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28 FEBBRAIO 2017
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