I leader agiscono, cioè organizzano, mobilitano, orientano la popolazione. Questo è quello che si dice dei leader. Ed è giusto. Quello che non si dice, è che i leader sono anche "agiti", cioè sono usati dalla popolazione per raggiungere certi obiettivi. È così che si spiega il declino, altrimenti impensabile, di alcuni leader di grande valore, di successo, e pure carismatici. Basta solo l'esempio di Churchill: aveva rinvigorito il sentimento dell'Inghilterra nell'"ora più buia", vinto la guerra, riaffermato i valori occidentali; eppure alle prime elezioni ha perso. Ingratitudine? Senz'altro sì, se usiamo i sentimenti; se invece usiamo un giudizio razionale, dovremo dire che ha perso perché aveva vinto, cioè ha perso per aver esaurito il suo compito. I leader agiscono, ma sono agiti. Così funziona.