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    La cultura che divide il mondo, alle radici del populismo

    La cultura che divide il mondo, alle radici del populismo

    La rivolta verso l'élite è il fattore più potente, trascinante, emotivo del populismo, più forte ancora della frustrazione per il blocco della mobilità sociale, descritto nel precedente "memo". Allora vale la pena di capire di più: perché è spuntata così all'improvviso? Da dove nasce? Perché travolge la razionalità che richiederebbe, naturalmente, che chi più sa, abbia più responsabilità? Non serve e non basta continuare a dire che i "populisti sono ignoranti", perché è proprio quella la ragione per cui hanno il potere, perché non sono élite!

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    Bio

    Antonio PreitiEconomista. Docente all’Università di Firenze. Master in Economia dello Sviluppo, Laurea in Scienze Economiche e Sociali. E’ cresciuto al Censis, responsabile di Sociometrica, è consulente strategico.

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