L’intelligenza artificiale usata per capire in tempo reale l’evoluzione dell’opinione pubblica: il caso Carola Rackete
Carola Rackete e la vicenda SeaWatch hanno avuto un impatto enorme sull’opinione pubblica italiana. Spesso le posizioni di partiti e leader su una vicenda specifica non cambiano nel breve periodo: chi mostra simpatie all’inizio, poi le mantiene, anzi le radicalizza nello sviluppo della vicenda. L’opinione pubblica ha invece un comportamento spesso opposto: osserva, giudica, cambia opinione (o l’aggiusta) molto velocemente, di fronte a singoli atti, dichiarazioni o eventi. Il caso di Carola Rackete è esemplare.
Per avere un riscontro di come cambia l’opinione pubblica, quando cambia, servono strumenti molto raffinati e in tempo reale. Noi abbiamo usato l’analisi semantica applicata al flusso dei messaggi su Twitter. Si tratta di un programma di intelligenza artificiale, Cogito, di proprietà di Expert System, leader mondiale nel campo dell’analisi semantica.
Anticipiamo una prima immediata “obiezione”: Twitter non è l’opinione pubblica. Contro-obiezione: vero, ma è una proxy molto interessante per tre ragioni: 1. È il social media che funziona più di tutti sul tempo reale (in genere la vita di un tweet è di poche ore, così le reazioni e le contro-reazioni) perciò chi volesse cogliere l’immediatezza non ha niente di meglio; 2. È il social media più “pubblico” per definizione, perché gran parte dei contenuti ha una valenza pubblica, perciò vi è una selezione naturale di quel che ha valore pubblico; 3. È il più “emotivo” di tutti, in questo è pari solo a Instagram, ma Instagram più raramente si occupa di fatti politici. Naturalmente Facebook ha una influenza maggiore, anzi enorme, rispetto a Twitter in generale e nella formazione del consenso politico, ma Twitter è quello che dà il segno alla giornata, anzi alle ore, perché in fondo decide su quel che si parla all’istante. La sintesi è che analizzare Twitter ci dà la possibilità di avere cognizione in tempo reale delle opinioni della gente più di ogni altro strumento disponibile.
Altra nota metodologica e poi passiamo alle considerazioni di merito sulla vicenda. Qui sono presentate in rapida successione le mappe del sentiment estratto dai messaggi postati appunto su Twitter. Ogni mappa ha il valore 100, perciò rappresenta la totalità dei sentimenti prevalenti nell’intervallo di tempo prescelto. L’estensione della superficie di ogni singolo rettangolo rappresenta la grandezza, il peso e l’importanza di quel singolo sentimento. C’è una macro-divisione (positive, neutral, negative) che è preimpostata, perciò ha puri fini classificatori. Quel che conta è il singolo sentimento e il suo peso specifico, espresso appunto come estensione della sua superficie. I colori aiutano a capire il segno del sentiment: più è rosso e più è negativo; più è verde, più è positivo. Per il colore giallo o ocra la direzione del sentiment dipende dalla vicenda specifica; nel nostro caso coraggio (in ocra) è senz’altro positivo, maleducazione (sempre in ocra) è senz’altro negativo. Adesso possiamo entrare nel merito.
La prima mappa si riferisce al 28 giugno (Tab. 1) e sintetizza i tre giorni precedenti. Come si può osservare il coraggio è il sentimento prevalente in senso relativo, nel senso che è quello che emerge con maggiore intensità rispetto agli altri singoli sentimenti. Non perciò la maggioranza assoluta, ma è quello più forte. Altri sentimenti positivi verso Carola sono empatia, gioia, successo e modernità. Questi sentimenti, sommati, non arrivano comunque al 50 % del sentiment generale, dove prevalgono quelli negativi. (Da notare che twitter è il social media più frequentato dai “progressisti”, probabilmente lo stesso lavoro su facebook ci darebbe una ancora maggiore prevalenza dei sentimenti negativi). In sostanza, interpretando questa prima mappa, si potrebbe affermare che si ammira il coraggio di Carola, le sue capacità di condurre la vicenda, destando un sentimento di empatia verso la sua impresa. Tutto questo in un panorama comunque negativo, per via della negativa percezione che l’immigrazione ha in generale nel nostro paese.
Tab. 1- Mappa del sentiment al 28 giugno (inclusi i tre giorni precedenti)
Fonte: Analisi Sociometrica su tecnologia Expert System
In questo ambito si notano già alcuni sentimenti negativi specifici, come la vergogna (“vuole portare gli immigrati in Italia”), l’odio (“Perché, contro la nostra volontà, favorisci l’immigrazione clandestina?”); poi ci sono sofferenza e tristezza che sono sentimenti misti, meno legati alla persona, ma si riferiscono all’insieme della vicenda, di cui comunque si attribuiscono a lei le maggiori responsabilità.
Nelle ore successive si arriva alla fase più convulsa, più dibattuta e con il maggiore impatto sull’opinione pubblica, la sua decisione di arrivare comunque in porto e attaccare i divieti della Guardia di Finanza. Qui in rapida successione abbiamo quasi un capovolgimento della percezione della sua impresa. Vediamole come frames successivi di un film.
Nel primo istante, alla notizia dell’avvenuto sbarco, coraggio, successo ed estroversione, unite a empatia e gioia danno il segno prevalente (Tab. 2). È l’unico momento di tutta la vicenda in cui i sentimenti favorevoli prevalgono, sebbene per un tempo limitato. I sentimenti negativi si radicalizzano, perché prevalgono odio e repulsione; sofferenza e tristezza si allontanano, mentre affiora per la prima volta il concetto di offesa, cioè offesa verso il paese, verso il mancato rispetto della legge. È un sentimento che si affermerà rapidamente.
Tab. 2 Mappa del sentiment al 30 giugno
Fonte: Analisi Sociometrica su tecnologia Expert System
Sono passate appena poche ore, ma la situazione cambia quasi radicalmente: il coraggio viene totalmente riconsiderato e si colloca appena al settimo posto, dopo essere stato al primo posto per un po’ di giorni (Tab. 3). Adesso al primo posto è l’offesa, verso le leggi, verso il paese, verso la Guardia di Finanza. Subito dopo c’è l’ansia, perché naturalmente tanti non riescono a vedere nitidamente la conclusione della vicenda. Compare anche il disgusto e la maleducazione supera leggermente il coraggio. È il tipping point, da questo momento i sentimenti negativi prevarranno sempre più nettamente.
Tab. 3 – Mappa del sentiment al 1. luglio
Fonte: Analisi Sociometrica su tecnologia Expert System
Passa ancora un giorno e i sentimenti negativi si radicalizzano e diventano prevalenti in misura via via crescente. Il sentimento di offesa prevale sugli altri, subito dopo c’è l’odio, poi la vergogna e la repulsione (Tab. 4). L’ansia si è placata, ma arrivano sentimenti come dissolutezza, qualcosa anche di delusione; il coraggio è ancora presente, ma in posizione molto ridotta. Nel complesso i sentimenti negativi prevalgono e rappresentano qualcosa vicino ai tre / quarti dei sentimenti complessivi.
Tab. 4 – Mappa del sentiment al 2 luglio
Fonte: Analisi Sociometrica su tecnologia Expert System
Passato il momento cruciale (la forzatura del blocco della Guardia di Finanza) il panorama del sentiment si assesta e procede quasi senza modifiche fino al 7 luglio.
A questo punto i sentimenti prevalenti sono quattro: odio, offesa, maleducazione e coraggio. Perciò tre sentimenti su quattro sono negativi. A cui bisogna aggiungere anche i sentimenti di vergogna, repulsione e paura, mentre la gioia è quasi scomparsa e rimane solo l’empatia. Altri sentimenti negativi si affermano, come quello di dissolutezza (per l’azione compiuta), la delusione e il disgusto. In sostanza i sentimenti negativi nella loro varietà e tassonomia arrivano a circa l’80 % dell’insieme dei sentimenti manifestati.
Tab.5 – Mappa del sentiment al 7 luglio (inclusi i quattro giorni precedenti)
Fonte: Analisi Sociometrica su tecnologia Expert System
L’analisi potrebbe andare ancora a un maggiore dettaglio, cioè scoprire quale tweet, o meglio quale sentimento si è sviluppato e sotto quali circostanze e in virtù di quale fatto o dichiarazione. Naturalmente questo ci porterebbe a un testo molto tecnico e, soprattutto, molto dettagliato e molto lungo. Cosa che in un articolo non si può fare.
Due considerazioni finali, una sul merito e una sul metodo. La vicenda si inserisce in un contesto non favorevole all’immigrazione di massa, o clandestina o comunque la si voglia definire. (Le opinioni della gente, in genere, non sono scolpite nel marmo delle definizioni, ma sono piuttosto sintetiche, emotive e fluide). In questo scenario irrompe una ragazza, la cui intrepidezza unita a varie altre circostanze (l’età, il curriculum, il fine del fare, ecc.) ha immediatamente colpito l’immaginario e ha agito come un sasso nello stagno (le opinioni sedimentate sull’immigrazione). Via via però che la narrazione si è fatta più complessa (il suo background culturale – sono bianca, ricca, ecc. -; il contesto percepito delle ONG; alcune sue dichiarazioni; l’approfondimento del contesto giuridico; la contrapposizione tra intenzionalità e legalità) ne ha fatto percepire tratti aggressivi, giudicati in maniera negativa. La violazione del divieto di ingresso e, soprattutto, la rischiata collusione con l’imbarcazione della Guardia di Finanza hanno fatto cambiare nettamente verso all’opinione pubblica, che ha derubricato il coraggio come una caratteristica non moralmente superiore alla legalità e reinquadrato tutta la vicenda nel solco dell’immigrazione di massa non voluta.
La considerazione di metodo si riferisce allo straordinario potere conoscitivo dell’intelligenza artificiale, e conseguentemente dell’analisi semantica applicata al flusso dei social media. È una tecnologia che permette di entrare nelle nuance del sentimento popolare; permette di identificare l’impatto di un singolo atto e persino di una singola dichiarazione dei protagonisti della vita collettiva; permette di vedere in tempo reale e con ottima precisione come evolve il sentimento popolare. Inoltre, ha un carattere fortemente predittivo, sia perché anticipa opinioni che poi si diffondono largamente su altri media e nelle conversazioni tra la gente, sia perché il calcolo della derivata della diffusione di un singolo tweet, anche per un tempo brevissimo, permette di prevederne lo sviluppo nei giorni a venire, perché talvolta è più importante il tempo di diffusione di un tweet più del numero dei like o dei retweet complessivi. Rappresenta perciò un supporto prezioso per l’analista che voglia comprendere e interpretare senza pregiudizi i fenomeni per come effettivamente si svolgono.
Siamo entrati nell’era delle opinioni fluide, mutevoli, emozionali, che si nutrono di ogni stimolo che arriva nell’arena pubblica e il tempo disponibile per conoscerle (e eventualmente provare a cambiarle) è brevissimo.