Bisogna che chi si candidi a Roma esprima con chiarezza le cose che intende fare, e se queste sono capaci di scardinare l'attuale status quo, ancor meglio. E con chiarezza indichi alla gente di scegliere, cioè di sostenerle. Con questo spirito, forte del consenso popolare, potrà davvero cambiare le cose con il concorso di tutti. La ricerca del consenso sganciato dalla chiarezza è quello che ha portato la città al disastro.